martedì 13 novembre 2007

Legittimamente impuniti

Le uniche cose per cui in Italia ci si legna ancora sono il calcio e la gnocca (e in alcuni casi anche i soldi). Ma quello che è successo domenica scorsa va ben oltre. E non mi riferisco all'omicidio di Gabriele Sandri, tifoso della Lazio vittima del folle gesto di un poliziotto, ma bensì al clima che è venuto a formarsi fuori e dentro agli stadi... i "mattatoi del pallone".Il caso dell'omicidio, sarebbe forse più opportuno non mischiarlo a tutta la serie di eventi che ha scatenato; Gabriele non è stato ucciso in quanto tifoso, Gabriele è stato solo la vittima di un gesto sconsiderato, il cui colpevole sarà legittimamente punito. Ma quanti e quali sono stati invece i reati (seppur non paragonabili a un omicidio) di quello stesso giorno, all'interno e all'esterno degli stadi, che non verranno mai e dico MAI puniti? Quante sono le madri o i padri che rivedendo in tv quelle immagini riprovevoli di energumeni che assaltavano la polizia, vi hanno riconosciuto il proprio figlio, o magari un conoscente?!. Eppure, di questi criminali non se ne sa niente, non se ne parla perchè non conviene... Ma scusate, vorrete mica dirmi che le società e la federazione traggano vantaggio dal veder mettere in prigione centinaia e centinaia di potenziali tifosi (e quindi paganti) o chiudere gli stadi per otto, dieci mesi?
Ormai, la coscienza civile del concetto di "reato", non esiste più, è stata cancellata dalla certezza (nel criminale) che qualora compiesse un'azione illegale, la probabilità di essere catturato sarebbe de circa il 20%. L'incertezza della pena è la causa fondante dell'inizio di questo processo che una volta iniziato sarà molto difficile da fermare. E' un po' come dire ad uno studente che rispondendo esattamente a due domande su dieci, avrebbe comunque la sufficienza assicurata. E la rezione allora quale sarebbe?? Chiaramente una drastica diminuzione dello studio.
E chi me lo fa fare?!

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